L'EDUCAZIONE NELL'ETA' ELLENISTICA


Con Aristotele all'ideale dell'impegno civico si va sostituendo l'ideale della vita contemplativa. 

Questo ideale si impone allepoca della cosiddetta età ellenistica. La creazione di un grande impero, come quello costruito da Alessandro Magno, non permette più di sentirsi cittadini, ma ciascuno diventa un suddito che lascia al sovrano e ai suoi funzionari il compito di guidare lo Stato Labbandono dell'impegno pubblico va di pari passo con la crescente atten zione per la vita pratica e la ricerca di indicazioni etiche che permettano di affrontare nel modo migliore la propria vita personale Ciò è evidente nell'impostazione delle principali scuole ellenistiche, come l'epicureismo e lo stoicismo, che vanno affermandosi dal III sec. a.C. Alla figura del sapiente va sostituendosi quella del saggio, cioè di colui che sa affrontare avversità della vita e dominare le passioni.
 La scuola, oltre che luogo di insegna mento, assume sempre più aspetto di uno spazio che raccoglie le persone per una vita comunitaria. 

 ( LA SCUOLA DI ATENE)


Un esempio famoso è il Giardino di Epicuro. Il processo di specializzazione e di separazione del sapere, che si era già affacciato nel Liceo di Aristotele, continua in questo periodo con la formazione da un lato, dell'uomo colto di stampo umanistico, e dall'altro dello scienzia- to specialista: la contrapposizione tra sapere umanistico e sapere scientifico propria ancora dei nostri giorni inizia quindi a fare la sua comparsa del etta due istituzioni sono emblematiche di questa articolazione ere:
 la Biblioteca di Alessandria, fondata nel Ill sec. la del e il Museo di Alessandria, un "centro di studi" nel quale approda. mondo antico no specialisti di ogni concezioni di alcuni perso Ad un'atmosfera ellenistica, sono riconducibili le posteriori.




Plutarco (46- 127 d.C., per esempio, uomo di cultura greco alle esperienze eclettiche, scrive un'opera, le Vite parallele, nella quale sta- bilisce un parallelo tra le vicende biogra fiche di due personaggi per volta, di soli to un greco e un romano. Tali vite sono prese come modelli da proporre ai lettori: il tema della virtù, così caro agli educato- ri della Grecia arcaica e classica, non viene più proposto astrattamente ma tramite gli esempi concreti forniti dalla biografia di personaggi illustri .

A Plutarco è attribuita anche se non con assoluta certezza, un'opera dedicata esplicitamente all'educazione: De liberis educandis ("L'educazione dei figli"). In quest'opera, secondo l'ideale di una forma- zione umanistica, si ripropone l'importanza delle arti liberali (le discipline del linguaggio e della scienza studiate dagli uomini liberi), as segnando un particolare rilievo alla retorica e ponendo al vertice dell'insegnamento la filosofia la quale fa dai raccordo tra tutti i saperi.
Contro le arti liberali si presenta invece il filosofo SESTO EMPIRICO( c.a. 180-220 d.C ), rappresentante dello scetticismo , una scuola ellenistica che nega la possibilità di una conoscenza assoluta.

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